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Intervista di Antonella Palma
nella nostra redazione

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L’assessore ai lavori pubblici e alle attività produttive del comune di Solofra, il dottor Antonio De Vita in redazione il 20 dicembre 2008.

Questa sera stiamo con l’assessore alle attività produttive e ai lavori pubblici del comune di Solofra, Antonio De Vita. Partiamo proprio da un argomento che tiene banco in questi giorni di cui lei è il sostenitore ed anche il portavoce di questo importante progetto. Parliamo della stazione sperimentale pelli che molto probabilmente, o quasi sicuramente, andrà anche nel distretto di Solofra, in quanto è stata individuata la futura sede, presso la quale, saranno ospitati i laboratori di questa stazione pelli.

Si, recentemente abbiamo fatto una delibera di giunta in cui chiedevamo alla sezione sperimentale pelli di venire a Solofra garantendo degli spazi, per quanto riguarda quindi la sede amministrativa e  l’intelligenza della stazione, nei locali del restaurato convento di Santa Chiara e di poter, invece, usufruire dei laboratori che ci sarebbero stati concessi. Così come è avvenuto e che sono stati messi a disposizione dal preside, dell’istituto ISISS conciario di Solofra. Significa avere, quindi, questa stazione sperimentale che oggi ha sede a Napoli e che in questi anni sta avendo una dislocazione al nord Italia ad Arzignano, a Santa Croce per quanto riguarda il centro Italia ed infine Solofra, per quanto riguarda il sud. In quanto sono aree distrettuali in cui ci sono le concentrazioni di concerie.

Diciamo, quindi, che rappresenta un aspetto positivo per il distretto industriale di Solofra avere una stazione pelli alla quale eventualmente le aziende possono rivolgersi per dei pareri?

La stazione è stata istituita alla fine del secolo scorso per cercare di sostenere il comparto conciario napoletano, che aveva un momento di crisi e i guantai dell’epoca. Piuttosto di dare un contributo economico, vollero e chiesero a quel tempo una scuola, che potesse aiutarli a superare quella fase e quella crisi. Da allora la stazione ha svolto un ruolo ed ha avuto delle esperienze. Portare la stazione da Napoli a Solofra significa mettere a sostegno, a disposizione dei conciatori solofrani tutta una serie di servizi e di esperienze di cui la stazione sperimentale è ricca. E’ chiaramente un sostegno in più, che insieme a tante altre iniziative, insieme a tante altre energie, potrebbe aiutare a superare questa fase di difficoltà per il distretto di Solofra.

E’ l’input in più, diciamo, per il distretto conciario di Solofra. Per quanto riguarda i tempi possiamo annunciare qualcosa su quando potrebbe decollare questa stazione pelli a Solofra? 

Noi stiamo lavorando da parecchio ad un progetto più grande che è l’idea di un grosso contenitore, che chiamiamo “centro di eccellenza pelli” e che dovrebbe mettere a disposizione dell’intero comparto una serie di servizi, in cui la stazione sperimentale ha una sua fondamentale presenza. Sui tempi. La richiesta è partita, l’adesione c’è stata, adesso si tratta di fare dei secondi passi, che non dipendono da noi. Abbiamo messo a disposizione i laboratori abbiamo messo a disposizione i locali adesso la sperimentale con il suo presidente può trovare la sua collocazione, come ad Arzignano che si è attuata nella stessa maniera.

Quindi si parte dalla stazione pelli a Solofra per dare un input ed un avvio anche al famoso centro pelli, un progetto ambizioso per il distretto conciario.

Si, abbiamo fatto comunque con la Camera di Commercio, un altro istituto, che sul territorio si deve preoccupare per lo sviluppo del nostro distretto. Quindi, mettere insieme tutta questa serie di servizi sicuramente aiuterà a far decollare Solofra. Poi tutti quanti, Università, Aicc, i chimici professionisti solofrani insieme ad altre istituzioni si opererà per la produzione, la formazione del nostro territorio e alla promozione della nostra industria, della nostra produzione. 

Possiamo dire che il centro pelli che sorgerà in Santa Chiara è tipo un grande cervello, una grande macchina organizzativa di promozione e servizio per tutto il territorio. Che mancava a Solofra.

Che mancava e che comunque anche fuori Solofra e dentro Solofra ha avuto delle difficoltà per farla decollare. Perché si ha il timore di coprire spazi di istituti già esistenti e non si capisce che stiamo sulla stessa barca e che comunque dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Tutti quanti insieme condotta in una certa maniera faccia in modo che le nostre energie singolarmente sarebbero delle mezze forze o tutto sommato potrebbero essere delle debolezze, ma messe insieme ed andando nella stessa direzione potrebbero dare quell’input che tutti quanti ci auspichiamo per Solofra.

Intanto proseguono anche i tavoli, gli incontri con le varie categorie del territorio, nell’ambito delle rappresentanze territoriali tra cui c’è anche l’annuncio di un prossimo tavolo tra le  banche,  imprese ed il comune anche per il problema di una ristrettezza creditizia.

Si, le banche per il discorso del centro pelli le abbiamo chiamate già dal primo momento. Torno a ripetere, oggi possiamo aprire i tavoli, ne discutiamo. Un po’ di ritardo è dovuto anche ai lavori che non erano stati completati per intero. Oggi, invece che abbiamo già una struttura fisica si comincia ad entrare nel merito e quindi ad occupare questi spazi. Le banche sicuramente hanno una priorità assoluta per quanto riguarda lo sviluppo del territorio ma insieme, io credo, per fare un discorso con le istituzioni ci vuole la sinergia, l’interesse ed il cointeressamento degli imprenditori solofrani. Se loro sono capaci di funzionare come associazione sono convinto, che anche le banche daranno la spinta necessaria a questo discorso.  

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