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COLLEGAMENTO RAPIDO |
Incontro
presso il comune di Montoro Inferiore Dicembre 2008
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Intervista di Antonella Palma Lascia un tuo commento nel nostro BLOG Consigliere di minoranza Luigi De Stefano Al consigliere di minoranza del comune di Solofra Luigi De Stefano vogliamo chiedere in merito alle famose bollette del canone idrico. Un adeguamento che giunge proprio a pochi giorni dalla chiusura di quest’anno, che ha visto fioccare proprio sul territorio conciario aumenti per circa 40 euro per le famiglie e circa 350 euro per le attività aziendali. C’è un botta e risposta tramite manifesti tra la maggioranza che dice che era dovuto e nonostante l’aumento non è una somma elevata rispetto a quello dell’Alto Calore e la minoranza che invece non ci sta. Qual è la posizione che la minoranza prende in merito a queste bollette? Non è una posizione della minoranza, ma è la gente che ormai è stufa di certe cose. Abbiamo fatto anche un manifesto che è uscito sulle cantonate della città di Solofra dove abbiamo esposto i fatti. Quando si parla dei fatti, questi sono inconfutabili. Quando c’è qualcosa agli atti, c’è una registrazione, c’è una delibera, su questo, nessuno può sindacare. Nemmeno la maggioranza né noi della minoranza. Con il manifesto abbiamo detto, innanzitutto, che abbiamo ringraziato Berlusconi, che ha mandato quei 40 euro a quelle persone che effettivamente ne avevano bisogno. Abbiamo detto che con il regalo di Berlusconi è arrivato pure il pacco di Natale, grazie a Guarino, all’Irno Service, al consiglio di amministrazione, che ha voluto fare questo grande regalo ai solofrani. Ha fatto questo regalo sia alle famiglie sia alle industrie. La cosa grave che però abbiamo denunciato è che il parere per incrementare il canone, come dicono loro, risale al 13 novembre del 2007. E che non è di oggi, per cui può capitare in un azienda, che c’è un momento di difficoltà e quindi una persona decide, suo malgrado, di incrementare i costi. Questo è un parere preventivo del 13 novembre 2007. Poi il 24 luglio del 2008 non oggi, c’è una delibera del consiglio di amministrazione dell’Irno Service dove approvano questo incremento e decidono di cambiare le tariffe a partire da settembre, se non sbaglio, per quanto riguarda le aziende e da gennaio 2009 per quanto concerne le abitazioni. La domanda è questa: “Perché aspettare tanto tempo per fare un incremento dei prezzi? Non lo si poteva fare prima di arrivare sotto Natale? Perché fare questo regalo ai cittadini?” E poi, ancora grave è l’adeguamento del canone idrico del 2008. Ci sono aziende che hanno un contatore per l’anti-incendio, uno per il civile, uno per l’industriale e quindi è come se avessero tre canoni, ma in effetti l’acqua la utilizzano una sola volta ed ha delle funzioni, soprattutto quella per l’anti-incendio ed emergenze, perché non viene mai utilizzata. Alcune famiglie hanno il contatore in garage soprattutto quelle case che sono un po’ più vecchiotte dove arrivava la linea fino al garage e l’altra linea sopra nell’appartamento. Queste persone sono state costrette a pagare il doppio canone. Ci vorrebbe un riassetto nella riorganizzazione poi per quanto riguarda l’aumento delle bollette, il comune giustifica che è dovuto, in quanto ci sono stati degli adeguamenti anche dell’ENEL. Anche ciò può comportare una situazione di revisione di quello che è il canone? Ma gli aumenti dell’ENEL li stiamo subendo tutti quanti, però sapere già nel novembre del 2007 che l’ENEL sarebbe aumentata per cui predisporre l’aumento del canone mi sembra un’azione preventiva molto lungimirante. Si è stati effettivamente capaci di prevedere. Quindi diciamo che c’è bisogno di questo riassetto, c’è bisogno di questa revisione, forse non era giusto il modo in cui sono pervenute queste bollette a chiusura dell’anno. E’ stata sbagliato a parere mio e della minoranza, la metodologia dell’intervento, perché oltre alle date, cioè novembre 2007, luglio 2008, poi novembre 2008 viene pubblicato sul Burc ma a fine novembre, alle aziende dai cinque giorni di tempo per poter pagare le bollette. Allora, uno, non è una bolletta ordinaria, per cui si sa già di dover pagare quella cifra. E di fatto, tecnicamente, secondo noi, andrebbe modificata, perchè si sta variando un canone, cioè sono state variate le modalità del contratto. Nel momento in cui si va a variare un contratto si dovrebbe comunicarlo almeno in via preventiva, comunicando al cittadino le motivazioni ed i tempi in cui questo dovrà avvenire. La cosa più grave è che la Irno Service ha chiamato azienda per azienda per sapere se effettivamente avessero pagato o meno le bollette. Ma quando si è vista mai una cosa del genere? Dove si è visto che un’azienda ti manda una bolletta, che arriva il 3 di dicembre e per il 5 la devi pagare. Sotto la bolletta si dice -in caso di ritardato pagamento, si rammenta che dopo 3 giorni il 6%- E’una assurdità. Diciamo che nel comunicato stampa e nel manifesto, che è uscito proprio stamattina il comune giustificava, praticamente, che per quanto riguarda le utenze industriali la differenza si aggira intorno al 30% mentre per quanto riguarda l’utenza oltre 80 metri cubi e oltre 200 metri cubi la differenza rispetto all’Alto Calore è del dieci per cento, per cui il comune giustifica le tariffe. Su questo non so rispondere in quanto non ho ancora visto il piano tariffario, non abbiamo ancora studiato se effettivamente è così oppure non lo è. Ciò che noi contestiamo è il canone, non è il passaggio da canone a tariffa. Questo poi lo vedremo, altrimenti facciamo la fine fatta con la Tarsu, che doveva essere un economia per le famiglie e poi alla fine si è rivelata una bufala. Molte famiglie, cioè, stanno pagando di più. Quindi andremo a vedere quale revisione ci potrà essere e quali saranno gli assetti. Andremo a vedere le prime bollette per renderci conto di quanto e perché. Effettivamente non so quanto mediamente consuma una famiglia ed una di quattro persone, di cinque. Perchè, se ho capito bene, a tariffa, la tariffa stessa varierà in virtù del consumo che si avrà. Una famiglia di cinque persone anziché esse aiutata verrà ulteriormente penalizzata perché man mano che si incrementa il consumo, aumenta anche la tariffa. Per cui, noi facciamo la politica per la famiglia dicendo –se fai un figlio bene ma, se hai due passi dal 20 a tot, ed ecc.. Un altro aspetto è che nei giorni scorsi, come opposizione e come minoranza, sono stati richiesti dei documenti proprio per avere maggiore chiarezza in merito a questi aggiornamenti del canone, sembra però che non avete avuto ancora nessuna risposta in merito. Andrete avanti? Assolutamente si. Io ho fatto personalmente richiesta per ottener il parere del 13 novembre 2007, per vedere la delibera del consiglio di amministrazione dell’Irno Service, e ho fatto anche la richiesta per la copia del contratto che il comune di Solofra ha con il Cosmari e con l’ASA . Ad oggi ancora niente. Anche in coniglio comunale ho denunciato questa mancanza di trasparenza da parte dell’amministrazione. Si vuol far perdere tempo e diciamo, che noi di tempo a disposizione ne abbiamo, grazie a Dio, altri tre anni e qualcosa per cui prima o poi ce le dovranno dare. Diversamente poi vorrà dire, che le daranno alla Corte dei Conti. In merito alle società controllate “Irno Service e Global Service”, il comune di Solofra annuncia un nuovo assetto in merito ad una procedura che si sta avviando e che ha visto un cambio ai vertici con i nuovi ingressi di Amedeo Guadagno e di Enzo D’Urso, e soprattutto per quanto riguarda la riduzione dei componenti del consiglio di amministrazione e dei compensi. Nell’ultimo consiglio comunale c’era una posizione favorevole sembra da parte della minoranza perché si sciogliessero le municipalizzate e si andasse ad un unica società. E’ certamente da tempo, che diciamo di ridurre i costi perché l’azienda quando ha dei problemi non può incrementare i costi e chiedere sacrifici alla popolazione. Già da un po’ di tempo chiedevamo di accorpare le società perché non ha senso avere in un paese come Solofra due società . D’altronde se si va a vedere la Global Service per esempio, è nata il 22 dicembre 2003 e non sappiamo che cosa doveva fare effettivamente. Diciamo che alla fine ci sono grosse sovrapposizioni tra Irno Service e Global Service. Faccio un esempio: se devo vendere un campetto, in comune mi mandano alla Global per fare una domanda, poi all’Irno per farne un’altra e mi rimanda alla Global è insomma, un sovrapporsi di strutture con doppi costi, doppi consigli di amministrazione, doppi dipendenti cioè è come se il comune anziché fare politica iniziasse a fare l’imprenditore. Sappiamo però che quando l’ente pubblico comincia a fare l’imprenditore al 90% è fallimentare. Tanto è vero che si sta cercando di accorpare le società. Allora stamattina ho letto sui manifesti e, siccome il sindaco dice che noi facciamo parole mentre lui fa i fatti, c’è scritto che un ringraziamento và ai presidenti uscenti Eugenio Giliberti e Antonio Aufiero per il lavoro svolto. Ai nuovi vanno gli auguri. Ai nuovi gli auguri li facciamo anche ma ai vecchi quelli uscenti, se il nostro sindaco fa un atto di ringraziamento vuol dire che ha condiviso la linea che hanno portato avanti, che è contento. Ad un certo punto leggo -rispetto agli aspetti gestionali in particolare all’Irno Service il risanamento economico comporta dei sacrifici- Scusate, prima si ringrazia chi ha portato avanti la gestione poi si viene a sapere che ci sono dei problemi economici per cui si chiedono i sacrifici. Poi leggo ancora -la verità è che l’Irno Service per l’acqua incassa a stento euro 160.000 all’anno e spende un milione di euro di cui per l’ENEL 600.000.- Scusate ma solo adesso ci siamo accorti che praticamente si spende più di quanto si incassa? E i presidenti, i direttori delle società a cosa servono? Per portarle in passivo? Se c’è un problema lo si tira fuori prima e si cerca di trovare delle soluzioni per risolverlo. Non si può arrivare a due anni che la società è quasi fallimentare e ringraziare, chi ha portato la gestione e dire che lo si cambia, per cosa? Quando poi sappiamo che tra due anni le due società devono sparire. Non era più corretto portare avanti le due società con gli stessi presidenti al completamento. Se uno ringrazia vuol dire che ha fatto bene, diversamente ci si poteva astenere. Poi continua -tutti dobbiamo essere orgogliosi a risanare le sorti economiche della comunità- Io, oltre ad essere un consigliere comunale sono un piccolo imprenditore e so che, quando faccio le mie scelte sbagliate per la mia azienda, ne pago le conseguenze in prima persona non è che aumento i prezzi e dico -cari clienti ho sbagliato, pagate di più- I miei clienti mi manderebbero a quel paese e farebbero bene. Qua invece no. Qua, praticamente, uno amministra, aumentano i costi oppure si fanno degli errori gestionali e alla fine, noi andiamo a pagare perché tanto dobbiamo pagare e basta! Ma la posizione in merito allo scioglimento delle controllate, da parte della minoranza è favorevole per dar vita ad una sola società? Le società municipalizzate, io penso, dovrebbero scomparire, non hanno più senso di essere. Una società ha senso di essere nel momento in cui riesce effettivamente a gestire le cose e non a sprecare soldi. A me sembra quasi che le municipalizzate, servono perchè in campagna elettorale, si fanno le promesse per le assunzioni e poi giustamente, bisogna mettere le persone dentro. Io, invece ritengo che le municipalizzate, una volta eliminate si dà in gestione, ci sono gli enti esterni. La politica deve dare gli indirizzi programmatici non deve fare imprenditoria. Lasciasse fare l’imprenditore agli imprenditori. Ricordiamo anche che il consigliere De Stefano è stato membro della commissione in merito al sito di trasferenza della Corcosol. Una vigilanza attenta, quindi, su tutta quella che è stata la procedura e proprio in merito all’aspetto dell’ambiente e delle situazioni particolari, diciamo che Dentro la Notizia evidenziava, che ci sono alcune aziende conciarie, in cui sono evidenti delle pelli che vengono stoccate nei piazzali e che poi, in situazioni di pioggia, da queste pelli corre via acqua inquinata e residui di pelli stesse. Diciamo che per fortuna sono poche ma c’è qualche azienda che agisce in questo modo. Quando si commette illegalità la stessa va punita. Si può avvisare, ma poi al ripetersi del fatto và punito. Bisognerebbe fare delle azioni preventive. Sicuramente ci vorrebbe una maggiore vigilanza e che io sappia, tra la gestione commissariale dell’Alto Sarno, i vigili, i carabinieri che girano il territorio, in tal senso è già abbastanza vigilato. Ci sono sempre poi, i furbetti di quartiere ma è normale che non si può approvare questo tipo di gestione aziendale. L’ultimo aspetto sul comune di Solofra e che la vede molto spesso in campo a ribadire è la situazione della viabilità, in particolar modo l’isola pedonale, che di volta in volta fa sempre discutere. Diciamo che sono stato sempre quello che sull’isola pedonale ha sempre parlato tanto. Dobbiamo partire cercando di analizzare Solofra prima di creare la viabilità e l’isola pedonale. Abbiamo una viabilità che, arrivando da viale Principe Amedeo, via Gregorio Ronca, si passa attraverso il centro e queste sono le strade principali di Solofra. Nel momento in cui si fa l’isola pedonale succede che salendo da via Gregorio Ronca si è costretti a girare per le concerie, verso il ponte per intenderci, e chiunque viene da fuori si perde. Sono anni che si chiede di mettere almeno una buona segnaletica per non dare modo a nessuno di perdersi a Solofra. L’isola pedonale a cosa deve servire? Deve servire al passeggio delle persone. Deve creare un servizio ai cittadini ma sicuramente non deve creare un disservizio. Lei è favorevole o contrario all’isola pedonale? Sono favorevole ad una parzializzazione dell’isola pedonale ma, prima di farla, bisogna creare i servizi. Nel momento in cui l’isola pedonale si fa, bisogna dire alle persone dove parcheggiare. Quando si risponde che c’è il parcheggio dietro la Collegiata di San Michele, la mia risposta è di portare i loro nonni la sotto e poi farli risalire in piazza. Ci vorrebbero, quindi, maggiori servizi e forse anche l’iniziativa del dottore Antonio De Vita di creare una strada alternativa, potrebbe consentire forse di pedonalizzare del tutto il centro urbano, con minori disagi. Nel momento in cui si crea un anello intorno al centro si crea un’alternativa che evita alcuni disagi permettendo la pedonalizzazione. Bisogna anche dire che, ormai sono anni che vivo sul territorio di Solofra, lo batto palmo palmo, perché è un piacere anche scoprire cose nuove. Noi abbiamo avuto il terremoto. Abbiamo avuto in questo frangente l’opportunità di ridisegnare veramente Solofra. Abbiamo avuto dei pessimi progettisti. Solofra poteva essere una cittadina, dove si poteva metter in evidenza tutto il valore culturale, che possiede dalla Collegiata di San Michele al Palazzo Ducale, al Chiostro di Sant’Agostino che non dimentichiamo lo abbiamo demolito noi non è crollato per il terremoto ma è stato demolito. Abbiamo avuto delle opportunità ma ormai questo treno è passato. Oggi dobbiamo fare solo il mea culpa ed iniziare veramente a rimboccarci le maniche, a creare qualcosa di diverso partendo anche dalla viabilità.
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