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COLLEGAMENTO RAPIDO |
Incontro
presso il comune di Montoro Inferiore Dicembre 2008
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Intervista di Pietro Montone lascia la tua impressione sul nostro BLOG De Simone 12 dicembre 2008- Senatore De Simone, Presidente del Parco del Fiume Sarno, grande evento questa sera con la presenza di tanti politici per parlare anche dei fondi europei e quindi dell’importanza di entrare in un Parco per un comune come quello di Montoro. Credo sia importante per tutti i territori soprattutto di aree che storicamente hanno subito un degrado ambientale. L’occasione dei parchi è appunto l’occasione per rivitalizzare questi territori, per risolvere finalmente l’emergenza e per rilanciare ipotesi di sviluppo. Finalmente abbiamo riunito intorno allo stesso tavolo enti che negli anni passati hanno svolto una funzione non sempre coordinata, non sempre in raccordo e stiamo discutendo attorno ad uno dei primi dieci grandi progetti della Regione Campania che è il grande progetto per il Sarno. Un progetto che porteremo avanti d’intesa con l’Autorità d Bacino, con il Commissariato Straordinario del Generale Jucci, con i settori Difesa Suolo e Assetto del Territorio della Regione Campania, per superare l’emergenza cioè per risolvere definitivamente i problemi ambientali con il completamento dell’intera rete fognaria in un comprensorio vastissimo che va da Solofra a Castellammare di Stabia, con l’entrata in funzione del sistema della depurazione integrata, con il ripristino delle sponde, dunque della fauna e della flora, lungo i corsi d’acqua che storicamente hanno rappresentato una risorsa per questo territorio che, finalmente, non saranno più fogne a cielo aperto ma corsi d’acqua attorno ai quali è possibile creare ipotesi di sviluppo. Per questi territori pensiamo a due terrapieno, due piste ippovia e strutture ricettive attorno al fiume, attraverso un sistema di invasi collinari, noi faremo in modo di far tornare a scorrere acqua pulita. Senatore, si discute ovviamente di risanamento del fiume Sarno ma non si può prescindere dalla risoluzione del torrente Solofrana prima. La Solofrana è il problema dei problemi. In questo senso noi richiamiamo alla responsabilità enti che ancora non hanno fatto fino in fondo il proprio dovere, a partire dalle amministrazioni provinciali, quella di Avellino in particolare, che ha autorizzato alcune discariche di acque reflue di alcune concerie di Solofra, ad una maggiore azione di controllo perché ci sono ancora industriali senza scrupoli che non utilizzano il sistema integrale. Si tratta di una realtà che è sotto gli occhi di tutti. Un argomento che io ho posto proprio l’altro giorno all’attenzione del generale Jucci. Qui c’è solo ed esclusivamente un problema repressivo, c’è, cioè, la necessità di individuare e colpire questi responsabili. Non darei dignità ad un argomento che è solo ed esclusivamente di ordine pubblico. Si tratta di un reato gravissimo che va perseguito come tutti i reati, quello appunto di inquinamento, di disastro ambientale. A proposito di fermezza, a Montoro si discute di PUC, rientriamo nel Parco, quanto si può fare, attraverso il Parco, per salvaguardare il nostro territorio che è sempre più devastato da costruzioni che oramai stanno sottraendo terreno all’agricoltura? Nel momento in cui si entra a far parte di un Parco scattano i vincoli, la salvaguardia nazionale delle aree, dunque, bisogna discutere insieme al Parco il migliore assetto possibile di un’area territoriale. In questo senso noi discuteremo democraticamente con tutti i comuni, con grande trasparenza, alla luce del sole, sapendo che dobbiamo recuperare una vivibilità per queste realtà, dobbiamo recuperare una diversa qualità della vita e dunque siamo particolarmente interessati a questa prospettiva. Grazie
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